Osservazioni sullo schema di decreto del Ministro della Giustizia di concerto con il Ministro per la semplificazione e la pubblica Amministrazione concernente l’individuazione dei criteri e le priorità delle procedure di assunzione.

Avremmo tanto da dire se entrassimo nel merito della bozza di decreto in oggetto, che certamente non ci soddisfa.
Tuttavia per questa Organizzazione Sindacale appare necessario soprattutto e prioritariamente migliorare le condizioni dei lavoratori giudiziari che attende da decenni di essere finalmente valorizzato e riqualificato.
Troppe promesse e impegni sinora non completati e non mantenute! Ancora non emerge una organica politica del personale.
Pur comprendendo le attuali esigenze politiche di attivare la procedura in esame quanto prima, riteniamo che sia indispensabile differire la pubblicazione di questo bando per porre immediatamente in essere tutte quelle attività che realizzino quegli impegni sin qui solo annunziati dall’Amministrazione, e che costituiscono il prerequisito per realizzare le legittime aspettative di progressione in carriera di tutto il personale giudiziario.
Le nostre priorità sono: definizione delle dotazioni organiche coerentemente agli obiettivi di valorizzazione del personale, revisione dei profili professionali, sblocco della mobilità interna, avvio e ampliamento delle procedure di riqualificazione del personale all’interno e tra le Aree; estensione della sanatoria ex art. 21 quater alle figure professionali allo stato escluse.
L’urgenza di tutto ciò risiede proprio nella necessità di definire una politica occupazionale che inneschi un processo virtuoso di ricambio generazionale all’interno dell’Amministrazione.
Sig. Ministro,
da tempo ci viene ripetuto che i vari percorsi: mobilità, riqualificazioni ed assunzioni, debbono, per usare le Sue parole, “camminare di pari passo….in maniera parallela”.
Così non è stato!
Vengono, ad oggi, mantenuti gli impegni con tutti, meno che con i lavoratori giudiziari ai quali sono rimasti gli annunci dell’Amministrazione e le pessime condizioni sul posto di lavoro!
Non era così che andava realizzato il 12 punto della riforma della Giustizia!
Confidiamo in un’attenta riflessione da parte dell’Amministrazione, in assenza della quale la UIL farà le sue valutazioni.

Il Coordinamento UILPA Giustizia

 

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