“È partita, nella giornata odierna, la seconda fase dell’iniziativa della Uilpa finalizzata a compiere un’indagine conoscitiva sullo stato di salute della Pubblica Amministrazione in tema di sicurezza e benessere organizzativo”. È quanto afferma in una nota il Segretario Generale della Uilpa, Nicola Turco. Ricordiamo che la prima fase ha avuto inizio lo scorso 16 novembre.
“Si tratta di un importante monitoraggio inteso a verificare quali siano le reali condizioni degli ambienti, delle relazioni di lavoro e della qualità della vita dei lavoratori nell’ambito delle amministrazioni e degli enti deputati all’erogazione del servizio pubblico nonché a quanto ammontano le percentuali di rischio cui sono esposti i lavoratori, desumibili dallo stato di adozione, da parte dei datori di lavoro, di tutte quelle che sono le misure idonee a prevenire gli infortuni e le malattie professionali”.
“Un’indagine a tappeto – prosegue Turco – su tutto il territorio nazionale, destinata a rilevare in ogni posto di lavoro eventuali distorsioni circa il rispetto delle misure previste dalla vigente normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare riferimento agli adempimenti prescritti dalle procedure ed ai relativi costi sostenuti nei diversi appalti”.
“Si è da poco conclusa la prima fase della nostra iniziativa” precisa il Segretario Generale della Uilpa, “con un risultato di certo inferiore alle nostre aspettative che ha già evidenziato come gran parte delle amministrazioni siano al di sotto degli standard di sicurezza. In questa seconda fase, attraverso una lettera di diffida, richiameremo l’attenzione di tutte le amministrazioni silenti alle nostre istanze”.
“Siamo fortemente preoccupati – incalza il Segretario Generale della Uilpa – che nel settore pubblico, su tali temi, ci sia negligenza e disinteresse da parte di coloro che sono preposti alla salvaguardia dei lavoratori e vogliamo capire perché nel privato su questi temi esista invece una maggiore attenzione. E’ appena il caso di ricordare che il costo sostenuto dalla finanza pubblica per gli incidenti sul lavoro e per le malattie professionali oscilla tra il 2,6 e il 3,8 per cento del PIL e che una strategia nazionale indirizzata a eliminare queste falle di sistema, contribuirebbe ad un abbattimento di costi di notevole entità. Basti pensare al calo delle assenze per malattia, alla riduzione di costi per l’assistenza sanitaria, al mantenimento in servizio di dipendenti altrimenti costretti al pensionamento per sopravvenuta inidoneità fisica. L’abbattimento di tali costi potrebbe trasformarsi in un risparmio di gestione da investire in rinnovi contrattuali seri e degni di questo nome”.
“Ultimata la fase di raccolta dei dati, rileveremo tutte le inadempienze ed interverremo per accertare le eventuali responsabilità. Si tratta di una operazione verità – puntualizza Turco - vogliamo raccontare ai cittadini le reali condizioni in cui versa la Pubblica Amministrazione ed in cui operano quotidianamente i tanto bistrattati dipendenti pubblici che erogano i servizi alla collettività”.
“Vogliamo dimostrare – conclude il Segretario Generale della Uilpa – che chi pensa di riformare la Pubblica Amministrazione tagliando e non investendo, senza alcun confronto, non potrà andare da alcuna altra parte se non su quella dello smantellamento dei servizi, a discapito dei cittadini e di tutti gli utenti in generale. I risultati della nostra indagine ci consentiranno di mettere in luce i pericoli derivanti dalla crescente restrizione del perimetro pubblico e dal progressivo orientamento verso la privatizzazione dei servizi”.
Fraterni saluti, Staff UILPA
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