6.11.2024 COMUNICATO SULL'INCONTRO DEL 04-11-2024 SU FAMIGLIE PROFESSIONALI
Alla riunione, presieduta dal Viceministro Sisto, hanno partecipato il Capo DOG dott. Campo e i Direttori generali di tutte le articolazioni del Ministero.
Dopo l’apertura dei lavori da parte del Viceministro, è intervenuto il Direttore Generale DGMC, dott. Buccino Grimaldi, il quale ha illustrato come, al riguardo delle unità appartenenti all’attuale profilo di Direttore (22 unità), le stesse confluiranno nel profilo di Funzionario Pedagogico, atteso che la stragrande maggioranza di dette unità proveniva dal quel profilo. Di seguito, la dott.ssa Ignarra, Dirigente dell’Ufficio personale Funzioni Centrali del DAP, ha informato che è stata apportata la modifica del profilo di Statistico allo scopo di allinearlo ai medesimi profili delle altre articolazioni.
Il Dirigente dell’Ufficio personale Funzioni Centrali dell’UCAN, ha quindi informato che gli attuali appartenenti ai profili di Operatore e di Conducente automezzi confluiranno nella Famiglia Amministrativo Contabile, alla stessa stregua di quanto è previsto anche per altre articolazioni del Ministero.
La UILPA, nell’intervento ha evidenziato che nel 2010 il CCNI ancora in vigore è stato firmato solo da due OO.SS., a cui se ne aggiunse successivamente un’altra e tuttora sono evidenti i danni provocati dai 14 anni di vigenza di questo Contratto, tanto da necessitare un intervento con decreto ministeriale di modifica dei Profili nel 2017
La UILPA ha ribadito chiaramente che il Contratto Integrativo del Ministero della Giustizia è la conseguenza diretta del CCNL vigente, firmato da tutte le OO.SS. presenti al tavolo di contrattazione che sembravano averlo dimenticato. Nel perimetro stabilito del CCNL, e tutte le OO.SS. al tavolo non dovrebbero ignorarlo, abbiamo dovuto contrattare le famiglie professionali accorpando le numerose qualifiche professionali in gruppi il più possibile omogenei con le specificità chiarite nei profii di ruolo. O nemmeno quelle avremmo dovuto contrattare? L’alternativa sarebbe stata la creazione di una famiglia per ogni qualifica e questo non è previsto dal CCNL. Come non è prevista la denominazione di “direttore” e le interlocuzioni con l’Aran sono note a tutti i componenti del tavolo anche a chi ne ha fatto un cavallo di battaglia. Anche la UILPA Giustizia, con un serrato confronto al suo interno e con l’Amministrazione ha ricercato una soluzione, sollecitando il Ministero ad individuare una risoluzione anche normativa per evitare la compressione delle figure apicali di seconda e terza area, ma il CCNL non lo ha consentito.
Le posizioni demagogiche, quindi, non cambieranno il risultato!
Ciononostante la UILPA metterà in atto tutte le iniziative necessarie per il loro giusto riconoscimento professionale, viste le limitazioni contrattuali.
Abbiamo chiesto di precisare i requisiti per la partecipazione ai bandi per la 4^ area, perché il più inesperto dei sindacalisti sa che vi si può accedere solo per concorso e tutto il resto è “fuffa” per i limitati numeri previsti e per l’elevato costo delle EP . Dobbiamo invece puntare alle Posizioni Organizzative per dare soddisfazione a chi in questi ha sopperito alle carenze dell’Ufficio, e non far sfumare la possibilità dei passaggi in deroga da un’area all’altra e fare presto prima che scadano i termini di prima applicazione. Si ricorda che la finanziaria prevede la copertura del 75% dei posti vacanti e tutto quello che riusciamo ad ottenere subito sarà comunque un buon risultato. E’ la politica che deve metterci le risorse piuttosto che limitare la spesa per le nuove assunzioni e tagliare le risorse dei Ministeri.
Odierni discorsi che vertono sulla carenza di risorse economiche e umane, non sono comprensibili, considerato che il CCNI non può sopperire, in sede di discussione dell’organizzazione delle Famiglie professionali a tale grave criticità. E’ compito della politica che si ostina a bistrattare il Pubblico Impiego. Pertanto le OO.SS. che hanno firmato il CCNL sapevano ed erano consapevoli – la UILPA lo è stata sin dal primo momento – delle difficoltà di applicazione nella nostra Amministrazione, visto proprio la parcellizzazione dei profili, frutto del richiamato Contratto Integrativo del 2010, il cui impianto, con l’avvento sempre più massivo della tecnologia digitale, è obsoleto e anancronistico.
Tant’è che nel 2017, con l’accordo del 26 aprile, ha ricordato la UILPA, si è provato a dare una risposta, promuovendo la crescita del personale: purtroppo così non è stato, restando tale accordo lettera morta per responsabilità dell’Amministrazione, ma anche delle OO.SS. che non hanno voluto - pur sollecitate dalla UILPA che voleva porlo come pregiudiziale ad ogni confronto e contattazione - puntare i piedi per assicurarne l’applicazione. La UILPA ha rimarcato che i Contratti si firmano nell’interesse di tutti i lavoratori. Una cosa è certa: la UILPA non è legata politicamente a nessuno, ha a cuore solo l’interesse di tutte le Lavoratrici e di tutti i dei Lavoratori della Giustizia.
Nel dettaglio, la UILPA, pur dando atto all’Amministrazione di aver accolto la quasi totalità delle osservazioni proposte, allo scopo di rendere il Contratto Integrativo completamente attuabile sul territorio e limitare al massimo l’infelice “abitudine” di interpretarlo da parte dei Capi Uffici, ha chiesto di modificare alcuni punti di particolare rilevanza, partendo dalla correzione delle tabelle, relative alla omissione della figura del Centralinista; di limitare l’assistenza all’udienza al personale appartenente alla seconda area poiché il presupposto, privo di fondamento, di portare l’udienza in terza area per trascinare tutta la seconda area in quella superiore, aveva dato all’Amministrazione l’assist per spalmare la mansione su due aree diverse, e ciò non è consentito contrattualmente, per risolvere il problema dell’assistenza all’udienza.
Allo stesso tempo la UILPA ha chiesto di apportare modifiche nei profili di Cancelliere Esperto e di Assistente ai servizi amministrativi e strumentali (per quest’ultimo il riferimento è ad “…ambiti di uffici NEP,…) che riportavano evidenti refusi, i quali, però, se resi permanenti, avrebbero potuto ingenerare confusione nei territori.
Il Viceministro Sisto, nella replica finale, considerate le varie dichiarazioni di tutte le OO.SS., si è riservato l’accoglienza delle ulteriori osservazioni proposte dalla UILPA e ha invitato alla responsabilità il tavolo sindacale, poiché il Contratto Integrativo è strumento necessario che incide sulla vita quotidiana delle lavoratrici e dei lavoratori; il Contratto Integrativo, ha affermato il Viceministro, è necessario poiché, senza di esso, non si potrà procedere alle nuove assunzioni e, conseguentemente, le programmate 6000 stabilizzazioni del personale precario possono essere a rischio in quanto non è stato ancora definito l’Ordinamento del Personale.
Più ancora, ha proseguito il Viceministro, poiché l’Amministrazione è riuscita ad ottenere la possibilità di poter impiegare parte della cifra destinate al reclutamento per aumentare il numero di passaggi da un’Area all’altra - somme in più che si aggiungono a quelle derivanti dallo 0,55% stabilito dal CCNL - il Contratto diviene quindi lo strumento fondamentale, non solo per realizzare i passaggi interni alle Aree, ma anche per favorire lo svolgimento dei passaggi dall’Area Operatori a quella degli Assistenti e da quest’ultima a quella dei Funzionari.
In un percorso complesso fatto di continui confronti e di ben 35 bozze fornite dall'amministrazione ognuno si crea la sua verità, dimenticando, qualcuno di essi, di essere loro sì pronti a firmare già dalla prima irricevibile proposta dell’Amministrazione.
La UILPA, e solo la UILPA, ha posto il problema dei precari che non sono stati assunti con le risorse del PNRR, lavoratori con contratti della durata di 18 mesi di prossima scadenza e per sole 18 ore settimanali, chiedendo la loro stabilizzazione.
Per la UILPA la verità risiede nel rappresentare tutte le lavoratrici e i lavoratori, nel rappresentarli con i fatti, con il rispetto dei contratti, con l'applicazione delle norme e con la forza del dialogo attraverso la proposizione di osservazioni responsabili che non rispondono alla "logica" strumentale e faziosa, né propendono simpaticamente verso le posizioni della compagine politica di turno.
La riunione, quindi, è stata aggiornata al 28 novembre prossimo.
Vi terremo aggiornati.
Roma, 6 novembre 2024
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