Comunicato

           incontro del 7 luglio 2021 con la Ministra CARTABIA

A seguito dei gravi fatti verificatisi nel carcere di SMCV e alla cronaca di questi giorni, che ne è seguita, la Ministra Cartabia, unitamente ai Sottosegretari Sisto e Macina, nonché ai Capi Dipartimento e Direttori Generali del DAP e DGMC, hanno incontrato le OO.SS. di Polizia Penitenziaria e di Funzioni Centrali.

La Ministra, dopo una brevissima esposizione dei fatti, oggetto dell’incontro, ha chiesto alle OO.SS. di esprimersi o di rappresentare le loro considerazioni e doglianze in merito.

Nel mio intervento ho rappresentato la posizione della UILPA in merito ai fatti, rimarcando innanzitutto la condanna degli episodi verificatisi nel carcere di SMCV e nel contempo dando fiducia alla Magistratura per la individuazione delle responsabilità a qualsiasi livello, ma con altrettanta determinazione ho rimarcato un “NO” secco alla gogna mediatica a cui questi giorni sono stati sottoposti tutti i dipendenti dell’amministrazione penitenziaria…….“minando così dinanzi agli occhi dell’opinione pubblica il lavoro svolto ogni giorno con professionalità, onestà e abnegazione nella stragrande maggioranza del personale che opera negli istituti di pena”…….”le carceri sono da troppo tempo vere e proprie discariche sociali di cui Governi e Politici si ricordano solo quando c’è qualche emergenza”.

Ho rimarcato alla Ministra questi ultimi due passaggi, frutto delle esternazioni del Segretario Generale UILPA Sandro Colombi in un suo comunicato in merito proprio a questi deprecabili avvenimenti.

Alla richiesta della Ministra ho replicato: “la risposta che l’Amministrazione vuole dare ora è all’opinione pubblica o al sistema penitenziario che non funziona?

La risposta dovrà essere: “non più tavole rotonde, convegni, promesse da marinaio, ma concreti interventi risolutori, potenziamento degli organici, miglioramento delle condizioni di vivibilità nelle strutture penitenziarie per detenuti e lavoratori, nuova organizzazione del lavoro e miglioramento tecnologico per l’attuazione di quei principi sacrosanti previsti dalla Costituzione.

Ho altresì chiesto l’istituzione di gruppi di lavoro sulle singole problematiche poste, affinchè si arrivi a dare rapidamente risposte concrete non solo all’opinione pubblica ma anche e soprattutto a chi quotidianamente opera in precarie condizioni negli istituti penitenziari e nell’esecuzione penale esterna.

Il Coordinatore Generale

Domenico Amoroso

 

 

  

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