Si è svolta nella giornata odierna presso la sala Livatino del palazzo ministeriale la programmata riunione per la contrattazione decentrata in ordine alla definizione dei criteri di distribuzione del FUA Fondo di sede – anno 2018.

Pe la parte pubblica erano presenti il Capo Dipartimento Dott.ssa Barbara Fabbrini, il Direttore Generale del Bilancio e della Contabilità Dott. Lucio Bedetta, il Direttore Generale del personale Dott. Alessandro Leopizzi e il Direttore dell’Ufficio I DOG Dott. Alessandro D’Ancona.

Su proposta della rsu, la riunione si è aperta con qualche istante di silenzio in onore della povera collega Luciana venuta meno a causa del maledetto virus.

Preliminarmente CGIL CISL e UIL hanno stigmatizzato l’atteggiamento dell’amministrazione in ordine al ritardo con il quale è stata convocata la riunione ed hanno insistito affinché si addivenisse ad una rapida sottoscrizione dell’accordo.

Le risorse a disposizione del tavolo negoziale per l’anno di riferimento ammontano ad Euro 1.693.598,00 ivi comprese le maggiorazioni previste dall’accordo nazionale che ammontano ad Euro 113.037,00.

La discussione si è incentrata sulla proposta preventivamente inviata alle oo.ss. la quale relativamente al Fondo di sede prevede, in analogia ai precedenti accordi decentrati, una distribuzione suddivisa in quote:

  • 80% delle risorse destinate alla produttività collettiva legata al raggiungimento degli obbiettivi dell’ufficio e della performance dell’unità o area organizzativa e quindi a tutto il personale in relazione all’assiduità partecipativa;
  • *20% delle risorse destinate all’apporto individuale e alla valorizzazione del merito da assegnare al personale che nell’anno di riferimento ha assicurato un numero superiore a 130 giorni di presenza effettiva tenendo conto delle giornate lavorative eccedenti tale limite nonché dei parametri di differenziazione dell’indennità di amministrazione.

Relativamente alle maggiorazioni previste dall’Accordo Nazionale (€ 113.037,00), la proposta dell’amministrazione prevedeva una ripartizione delle risorse diversificata per ciascun dipartimento, per ciascuna direzione generale, lasciando al responsabile delle suddette articolazioni l’individuazione delle attività di carattere eccezionale nell’ambito dei corrispondenti uffici da remunerare con quote unitarie di importo complessivo non superiore ad € 500.

Su quest’ultimo punto, ritenendo lo stesso ingiusto, iniquo ed eccessivamente discrezionale, CGIL CISL e UIL hanno formulato la loro (contro) proposta: cancellare dall’accordo la ripartizione diversificata delle risorse e riversare le stesse sulle quote del 20% delle risorse per distribuirle col medesimo criterio ossia a tutto il personale che nell’anno di riferimento ha assicurato un numero superiore a 130 giorni di presenza effettiva.

All’esito di un lungo ed estenuante confronto, espunta dall’accordo la ripartizione delle risorse così come chiesto da CGIL CISL e UIL, si è giunti alla definizione di un testo concordato che prevede che (solo) il 15% delle maggiorazioni stabilite dalla contrattazione nazionale resti nella disponibilità dei responsabili delle articolazioni ministeriali mentre la restante parte dovrà essere invece distribuita secondo i criteri già individuati per la distribuzione del 20% delle quote del fondo di sede (*leggi sopra, ndr).

E' un buon accordo, decisamente migliore rispetto alla proposta iniziale, CGIL CISL e UIL lo hanno sottoscritto per senso di responsabilità e ne seguiranno l'iter fino alla effettiva liquidazione a tutto il personale che ci auguriamo avvenga in tempi rapidissimi.

Restiamo a disposizione dei colleghi per ogni altra informazione e/o ulteriore chiarimento.

Cordiali saluti

Roma 19 maggio 2021

                                               FP CGIL
                                          Liliana Antonacci

                                           CISL FP
                                       Marco Sozzi

                                           UIL PA
                                    Nicola Privitera

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