COMUNICATO

  1. 05.2021

 

Incontro con il Sottosegretario, On. Sisto per le problematiche del personale del Comparto Funzioni Centrali del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria

 

Si è svolto oggi il previsto incontro della nostra delegazione con l’On.le Sisto, Sottosegretario del Ministero della Giustizia con delega, tra le altre, al personale dell’Amministrazione Penitenziaria, Comparto Funzioni Centrali compreso.

Nell’ambito dell’incontro si è avuto il modo di illustrare i temi affrontati nella relazione richiestaci proprio dallo staff del Sottosegretario in vista dell’incontro ed incentrata sulle problematiche del personale civile del DAP (medesime anche per il personale del DGMC, come abbiamo avuto modo di sottolineare più volte.

Il Sottosegretario ha apprezzato il lavoro svolto, sul quale svilupperà la riflessione politica anche in seno agli organi di governo, tuttavia ha evidenziato come la brevità di questo scorcio di legislatura non garantisca la possibilità di sviluppare l’articolata attività riformatrice che le amministrazioni dell’esecuzione penale, ed in particolare il DAP, oggi necessitano, chiedendo quindi di evidenziare quelle condizioni di difficoltà del personale civile nel quale poter intervenire rapidamente attraverso lo strumento della decretazione e della regolamentazione.

La nostra delegazione ha quindi evidenziato la necessità di intervenire con quanta più determinazione e velocità possibile sula problematica della decurtazione per assenza malattia, intervenendo sui pareri che hanno determinato tale sottrazione a carico dell’assegno di servizio penitenziario (che, come abbiamo illustrato, non appartiene al novero delle indennità) e che vede la straordinaria sperequazione per la quale, nel medesimo ufficio della stessa struttura penitenziaria se ad ammalarsi è il collega del CFC l’assenza viene decurtata mentre se si ammala il collega poliziotto questo non accade.

In conseguenza, si è chiesto una maggiore incisività sulla delicata e difficile condizione della salubrità sui luoghi di lavoro penitenziari, troppo spesso caratterizzati da strutture antiche o, quanto meno, difficilmente adeguabili ed adeguate alle necessità di sicurezza e salubrità che oggi debbono essere previste in qualsiasi luogo vengano svolte attività lavorative, pubbliche o private che esse siano.

Inoltre, la delegazione ha evidenziato la necessità che venga svolta un’accurata e capillare opera di sensibilizzazione della dirigenza territoriale sul tema del lavoro agile, oggi declinato innanzitutto proprio per la tutela della salute ma che va inquadrato quale strumento determinante per la gestione ordinaria dell’organizzazione del lavoro, proprio allo scopo di rendere più efficienti i servizi penitenziari, abbandonando la mentalità “fordista” che accomuna tutta la dirigenza penitenziaria.

Infine, è stato chiesto al Sottosegretario di poter promuovere una politica dell’organico del personale CFC che non solo sia volta a colmare i grandissimi vuoti di organico oggi esistenti ma che, soprattutto, recuperi quei tagli indiscriminati frutto della spending review, per ritornare ad un numero di unità del personale Civile almeno in parte proporzionale ai tanti e gravosi compiti svolti, sottolineando come questa sia una delle necessità, non l’unica e certamente neppure l’ultima, indispensabili se davvero si voglia ancora la permanenza del Comparto Funzioni Centrali all’interno delle strutture penitenziarie.

Si allega il testo della breve relazione inviata al Sottosegretario, compendio della posizione espressa dalla delegazione UILPA Giustizia sulle condizioni e le necessità imprescindibili del personale del Comparto Funzioni Centrali penitenziario.

 

Il Coordinatore Generale

Domenico Amoroso