Al Capo Dipartimento dell’Organizzazione Giudiziaria
Dott.ssa Barbara FABBRINI
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Al Direttore Generale del Personale e della Formazione
Dott. Alessandro LEOPIZZI
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e p.c.
Al Ministro della Giustizia
Dott.ssa Marta CARTABIA
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MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
ROMA
La scrivente OO.SS. deve purtroppo evidenziare, alle SS.LL e per conoscenza al Sig. Ministro, i ritardi e la scarsa attenzione con i quali le giuste rivendicazioni dei lavoratori sono state trattate e l’imbarazzante lasso di tempo trascorso fra la sottoscrizione dei contratti e degli accordi e la loro attuazione. Al riguardo si ricorda quanto segue:
- il bando per il passaggio in seconda Area degli ausiliari, stabilito con il CCNI 29.7.2010, non è stato ancora pubblicato né si ha contezza di quali siano i tempi prevedibili né tantomeno se vi è l’intenzione di procedere alla riqualificazione dei lavoratori inquadrati in prima area;
- non è stata mai avviata la contrattazione per le posizioni organizzative previste nello stesso contratto per tutti i dipartimenti ad esclusione del DOG;
- non è stata avviata la contrattazione per la banca ore, già prevista nel CCNI 2010 e ribadita nel CCNL 2016-2018;
- l’accordo 26.4.2017, recepito nel DM 9.11.2017, è stato attuato in minima parte con lo scorrimento, in terza area e in 3 anni, di soli 2400 cancellieri e 629 ufficiali giudiziari a fronte della previsione di esaurimento della graduatoria entro il 30.6.2019;
- a quanto stabilito dall’art. 1 comma 498 legge di bilancio 2018 in vigore dall’1.1.2019 - che estendeva la procedura dell’art. 21 quater DL.85/2015 ai contabili, assistenti informatici e linguistici - non è seguita, né tantomeno è stata prevista, la pubblicazione del bando di concorso per l’inquadramento in terza area dei lavoratori interessati;
- tutti gli altri punti dell’accordo sono stati disattesi, come ad esempio la riqualificazione giuridica di tutto il personale e ciò nonostante le numerose assunzioni attuate sino ad oggi e quelle previste con i bandi già pubblicati;
- l’attuazione del DM 9.11.2017 è di fatto ferma al tempo in cui Ministro della Giustizia era l’on. Andrea Orlando;
- l’Organismo paritetico per l’innovazione, previsto dall’art. 6 CCNL 2016-2018, si è insediato nell’unica convocazione del 7.5.2018 e le materie di competenza, come ad esempio il lavoro agile, sono state oggetto di accordo senza il previsto coinvolgimento dell’Organismo;
- il regolamento per la corresponsione degli incentivi tecnici ex art. 113 D.Lvo 50/2016, non è stato mai emanato, con grave danno economico per i lavoratori che rivestono l’incarico – obbligatorio- di RUP e DEC e il confronto con le OO.SS. è fermo alla convocazione per l’11.9.2019 e rinviato a data da destinarsi;
- l’accordo sulla mobilità sottoscritto il 15.7.2020 segue la sorte dei precedenti: l’interpello di assestamento, per il quale era stata prevista la pubblicazione del bando entro il 30 novembre 2020, non è stato diramato; lo stesso dicasi per il bando per l’interpello ordinario nazionale previsto per il 15 dicembre 2020, deludendo ancora una volta i lavoratori in attesa di trasferimento in sedi ambite da oltre un decennio e destinate alle nuove assunzioni;
- non è stata avviata la contrattazione del FUA 2019 quando si dovrebbe già procedere alla contrattazione del FUA 2020 e non sono stati avviati i bandi per le progressioni economiche previste, con ulteriore danno per i lavoratori che non avranno riconosciuto il diritto dal 2020;
- non si è proceduto alla revisione delle mansioni di talune figure professionali che consentirebbe una migliore organizzazione dei servizi i quali presentano criticità per la scopertura nella pianta organica nazionale di altre professionalità;
- le rivendicazioni del personale CISIA sono ferme al tavolo convocato il 17.12.2020.
- non si è data attuazione all’art. 492 cpc –come novellato - finalizzato alla ricerca dei beni esecutati e la cui attuazione porterebbe u giovamento alle casse dell’erario
Al Sig. Capo Dipartimento ed al DG del Personale si chiede quindi la convocazione e la calendarizzazione urgente di tavoli tecnici monotematici per affrontare le questioni pendenti. Tali confronti non possono essere più procrastinati per il rispetto istituzionale dovuto alle Parti Sociali ed al personale della Giustizia che ha sempre e comunque assicurato un servizio essenziale per il Paese senza un adeguato riscontro a tutela della sua dignità personale e lavorativa.
Roma, 11 marzo 2021
Il Coordinatore Generale
Domenico Amoroso
La presente e-mail è stata trasmessa ai sensi del Codice penale art. 616 ed ai sensi del Dlgs 196/2003 artt. 7, 9 e 2