Al Sig. Ministro della Giustizia

                                                                                  

                                                                                                         

Le scriventi OO.SS. formulano vivissime congratulazioni alla S.V. ILL.ma per il prestigioso e oneroso   incarico che Le è stato conferito.

Grande professionalità e disponibilità contraddistinguono il personale della Giustizia avvezzo a raccogliere e affrontare le grandi sfide che si sono presentate negli anni passati e quelle che ancora ci attendono e che ci chiedono un sovrappiù di responsabilità affinché il servizio che svolgiamo possa risultare ancora più efficace ed efficiente. Tuttavia ciò non basta. La grave situazione in cui versano tutti i settori della Giustizia (organizzazione giudiziaria, amministrazione penitenziaria, amministrazione per la giustizia minorile e di comunità, archivi notarili) soprattutto a causa del sottodimensionamento degli organici, della carenza di personale, dei carichi di lavoro cresciuti a dismisura, si accompagna a ritardi non più accettabili nel sistema delle relazioni sindacali in tema di disciplina del salario accessorio (il pagamento di quest’ultimo è fermo all’anno 2018), di esigibilità del diritto alla carriera (progressioni giuridiche ed economiche), di disciplina delle mansioni, di mobilità sul territorio, di mancata attuazione o parziale attuazione degli accordi sottoscritti.

La consapevolezza dell’esigenza di un profondo cambiamento nell’organizzazione dei servizi pubblici, fattore indifferibile e complementare a tutta la riforma della PA, trova nella Giustizia la sua ragion d’essere anche in virtù degli investimenti straordinari previsti sia dai provvedimenti normativi adottati che in funzione dell’utilizzo delle risorse straordinarie che alla riforma della giustizia vengono destinate nell’ambito del Recovery Found. Ma una riforma non può decollare senza la partecipazione attiva del lavoratori e delle loro rappresentanze, che devono essere posti in condizione di condividere ed assecondare i processi di innovazione organizzativa, partendo dal pieno rispetto dei diritti contrattualmente riconosciuti.

Per tale motivo le scriventi auspicano la convocazione di un incontro dedicato all’analisi di tutte le problematiche che riguardano il personale e per riprendere un cammino inopinatamente interrotto.

 

Sig. Ministro, l’Amministrazione della Giustizia non può e non deve fermarsi e non si è mai fermata neanche quando il Paese si è fermato. Le scriventi, nell’auspicio di una sempre più intensa e proficua collaborazione con le Organizzazioni Sindacali in una condivisa visione di tutela congiunta delle esigenze dell’Amministrazione e del Personale della Giustizia, formulano voti augurali di buon lavoro nel superiore interesse della Nazione.

Roma, 8 marzo 2021

 

        FP CGIL                                                   CISL FP                                                    UIL

        Oliverio                                                    Marinelli                                                 Bordini

 

 

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