FUA 2019

SOTTOSCRITTA IPOTESI DI ACCORDO CON PREVISIONE

DI SPESA PER LA TERZA PROCEDURA DI PROGRESSIONE ECONOMICA

 

Ieri sera dopo cinque ore di discussione abbiamo sottoscritto la ipotesi di accordo relativa ai criteri di pagamento del FUA 2019 con previsione di spesa per la terza procedura di progressione economica per tutti i dipartimenti della Giustizia e per gli Archivi Notarili.

I criteri di pagamento delle somme del FUA in parte ricalcano quelli definiti nell’accordo FUA 2018: per l’Organizzazione Giudiziaria il pagamento delle particolari posizioni o indennità ed il pagamento del fondo di sede secondo i criteri premianti legati alla performance dell’unità o area organizzativa e alla performance individuale; per le Amministrazioni Penitenziaria e per la Giustizia Minorile e di Comunità il pagamento delle posizioni organizzative e delle particolari posizioni (indennità), il pagamento del fondo di sede attraverso la definizione di ulteriori particolari posizioni, il pagamento dell’apporto individuale sulla base del sistema di valutazione; per gli Archivi Notarili il pagamento delle posizioni organizzative e delle particolari posizioni o indennità, il pagamento del fondo di sede secondo i criteri premianti legati alla performance dell’unità o area organizzativa ed alla performance individuale. Con riferimento a tale ultima amministrazione il Direttore Generale, su nostra richiesta, si è impegnato ad allegare all’accordo, a partire dal FUA 2020, la tabella delle posizioni organizzative riconosciute al personale ed ad aggiornarne la distribuzione d’intesa con le organizzazioni sindacali. Per quanto riguarda la quota riservata alla performance individuale del DOG, di fronte alla indisponibilità dell’amministrazione a far confluire la quota nel fondo riservato alla performance collettiva, per tema di bocciatura da parte degli organi di controllo, abbiamo chiesto e ottenuto che la stessa venisse parametrata sui livelli di raggiungimento degli obiettivi assegnati all’Ufficio nel processo valutativo, in modo da creare una corrispondenza tra i due parametri. Questo può contribuire alla definizione del livello di raggiungimento del risultato dell’ufficio e di conseguenza limitare l’esercizio discrezionale del dirigente, poiché la valutazione dei dipendenti può condizionare l’esito della sua performance individuale.

In merito all’impegno di spesa per la terza procedura di progressione economica abbiamo chiesto ed ottenuto di incrementare le somme destinate alle progressioni economiche per l’organizzazione giudiziaria. L’impegno di spesa definito nell’accordo sul FUA 2018, cinque milioni di euro, è stato incrementato ad otto milioni con possibilità di rettifica al rialzo in occasione della stipula della ipotesi di accordo sul FUA 2020. Per il DAP, per il DGMC e per gli archivi notarili, a causa della esiguità dei fondi disponibili nel FUA, la richiesta di incremento delle somme non ha avuto esito positivo. Pertanto sono state confermate le somme già definite nel FUA 2018 (DAP € 424.300,00; DGMC € 338.750,00; archivi notarili € 90.000), salvo rettifica al rialzo in occasione della stipula della ipotesi di accordo sul FUA 2020. Sono importi che noi consideriamo ancora insufficienti. Appare pertanto necessario valutare sin da subito possibili soluzioni normative che integrino i Fondi di tutti i Dipartimenti e degli Archivi Notarili. Bisogna ricostruire un equilibrio tra salario di produttività, che deve essere incrementato fino a livelli accettabili, e le risorse che si devono rendere disponibili per corrispondere alle legittime aspettative di miglioramento economico e professionale dei lavoratori.

All’esito della riunione il sottosegretario Ferraresi ha preannunciato il rifinanziamento del FUA in virtù di provvedimenti legislativi approvati, senza meglio specificare di quali somme si tratta. Noi riteniamo che su questo occorre fare al più presto chiarezza e che deve essere valutata la possibilità di rifinanziare il Fondo, così come è avvenuto in altre Amministrazioni centrali, ricorrendo a ulteriori specifiche disposizioni di legge a valere sugli introiti del Ministero. Sul punto CGIL CISL e UIL, nel ribadire che i giorni di assenza legati alle tutele sociali previste dalla legge sono da considerarsi giornate di effettivo servizio (la giornata del sabato ovvero altra giornata lavorativa ove l’articolazione dell’orario di lavoro si svolga su cinque giornate; i riposi compensativi; i permessi per donazione di midollo osseo, per donazione di sangue e quelli ai sensi della legge 104/92; le missioni; i servizi fuori sede; i corsi di aggiornamento organizzati nell’interesse dell’amministrazione; le assenze per congedo di maternità, compresa l’interdizione anticipata dal lavoro e per congedo di paternità; le assenze dovute alla fruizione di permessi per lutto, per citazione a testimoniare e per l’espletamento delle funzioni di Giudice Popolare; le assenze previste dall’art. 4 comma 1 L. 53/2000; le assenze per terapie salvavita e quelle per malattia dipendente da causa di servizio o infortunio sul lavoro), hanno chiesto infine di destinare tutte le somme che potranno incrementare il Fondo al finanziamento di ulteriori progressioni economiche e per incrementare la retribuzione accessoria di tutti i lavoratori della Giustizia anche attraverso la previsione delle posizioni organizzative nell’amministrazione giudiziaria.

Roma, 30 luglio 2020

 

           FP CGIL                                     CISL FP                                        UIL PA                     

     Meloni/Prestini                                   Marra                                          Amoroso    

 

 

 

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