Le notizie circolate in queste settimane sulla possibile approvazione da parte del Consiglio dei Ministri di un decreto che prolungherebbe il blocco della contrattazione, delle retribuzioni e della indennità di vacanza contrattuale per il lavoro pubblico destano notevole preoccupazione. Riteniamo del tutto inopportuno che un Governo uscente possa assumere iniziative del genere su un tema così delicato. E’ più che legittimo aspettarsi che tali problematiche vengano affrontate in sintonia con le scelte del nuovo Parlamento e del prossimo esecutivo. Le dichiarazioni sibilline del Ministro Patroni Griffi e del Sottosegretario Catricalà, comparse sugli organi di stampa in ordine a tale questione, appaiono a dir poco paradossali in relazione ai risultati degli accertamenti del 2012 divulgati proprio oggi dal Nucleo Speciale Pa della Guardia di Finanza che espongono uno sperpero di oltre 1,5 miliardi di euro derivanti dall’abuso di incarichi e consulenze, una zona grigia di spesa spesso clientelare che potrebbe essere ridotta con la valorizzazione delle competenze interne.

Questi i termini in cui, in sintesi, si sono espressi nella giornata odierna in una nota congiunta Benedetto Attili, Segretario Generale Uil-Pa, Giovanni Torluccio, Segretario Generale Uil-Fpl e Rossana Dettori, Segretaria Generale Fp-Cgil che hanno concluso: “I temi, a nostro avviso centralissimi, della riforma della Pa, del suo efficientamento, della lotta alle clientele e della valorizzazione del personale, non possono continuare a essere trattati con frettolosi provvedimenti punitivi. Va affrontato un percorso condiviso che responsabilizzi e coinvolga i lavoratori, un percorso equo che metta al centro la loro capacità di innovare senza dimenticare di affrontare il cuore del problema, le responsabilità di una politica troppo ingombrante e di una dirigenza non sempre all'altezza della situazione”.

La Uil Pubblica Amministrazione sottolinea, infine, che questa improvvisa accelerazione, poco prima che si costituisca il nuovo Governo, è del tutto priva di senso logico. La legislatura è terminata, attendiamo i nuovi interlocutori con i quali poterci finalmente confrontare sulle questioni del pubblico impiego, ed in particolare su quella salariale, al fine di pervenire a soluzioni che siano il frutto di una reale compartecipazione degli attori coinvolti.

In allegato, pubblichiamo il comunicato stampa unitario.