On.le Alfonso Bonafede

Ministro della Giustizia

Nella riunione del tavolo sindacale dello scorso 16 gennaio presso Codesto Ministero per gli uffici NEP è emersa una pesante discrepanza tra le aspettative ingenerate dalla riunione del 2 ottobre scorso con la S.V. e l’effettività delle cose, con l’amara constatazione di una assoluta assenza di un benché minimo progetto di pianificazione del futuro di questi uffici, anch’essi caratterizzati da una progressiva diminuzione del personale, con contestuale innalzamento dell’età anagrafica.

La mancata previsione di un concorso per funzionari UNEP è il segnale più grave di disinvestimento.

A questo sia aggiunga:

  • La questione del 492 bis, entrato ormai nel sesto anno di mancata attuazione, riforma che invece consentirebbe per i cittadini un efficientamento significativo del servizio di recupero del credito, con una rinnovata centralità del ruolo dell’ufficiale giudiziario;
  • La perdurante esclusione dell’attività dell’UNEP dal Processo Civile Telematico, con gli ingiustificati ritardi nell’attuazione del Progetto Tablet e la permanenza di modalità operative dello scorso secolo, in un mondo in rapida evoluzione;
  • La violazione delle disposizioni di cui al Decreto Ministeriale del 9 novembre 2017 (e degli accordi sindacali ad esso sottesi) in materia di riqualificazione del personale (21 quater legge 132/2015)

In questo quadro non riusciamo a vedere per lUNEP un orizzonte che vada al di là di pochissimi anni di penosa sopravvivenza, con personale anziano, in costante diminuzione, demotivato, non idoneamente attrezzato per le esigenze della società di oggi.

Peraltro neppure è chiaro – di fronte a tale implicito smantellamento in corso – a chi si dovrebbero attribuire le funzioni attualmente svolte dall’ufficiale giudiziario: questo problema investe direttamente i cittadini tutti e il loro diritto a fruire del servizio della Giustizia.

Da tempo abbiamo proposto un progetto organico di riforma dell’attività dell’UNEP e delle professionalità in esso operanti, le cui architravi sono la modernizzazione e l’informatizzazione, oltre che la riqualificazione del personale e un piano di nuove assunzioni. Osserviamo con amarezza che le nostre proposte non trovano riscontro alcuno da parte dell’Amministrazione.

Non intendiamo accettare passivamente questo cupio dissolvi.

Pertanto, nel proclamare lo stato di agitazione del personale UNEP, si richiede urgentemente un incontro alla S.V., per un chiarimento politico circa le effettive intenzioni della parte pubblica sul futuro degli Uffici Notificazioni Esecuzioni e Protesti.

Roma, 20 gennaio 2020

 

FP CGIL                                                                CISL FP                                                                   UIL PA

Russo                                                                    Marra                                                                       Amoroso

 

 

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