Oggetto: fruizione dei permessi ex art. 33 comma 6 legge 104/92 da parte dello stesso
lavoratore disabile, pubblico dipendente del comparto funzioni centrali.
Quesito posto all’INAIL:
- programmazione assenze per fruizione dei tre giorni di permesso
- regole di fruizione a cui attenersi per detti permessi
Si porta a conoscenza di tutte le lavoratrici ed i lavoratori del Ministero della Giustizia delle risposte date dall’INAIL – mediante il portale “Superabile” - a specifici quesiti che riguardano i lavoratori dipendenti pubblici portatori di handicap in situazione di gravità – ex art. 3, co.3°, L. 104/92 - appartenente al Comparto Funzioni Centrali.
Il quesito - composto da due parti – richiede chiarimenti circa le modalità con le quali un portatore di handicap grave ex art. 3 comma 3 della legge 104/9, dipendente pubblico del comparto funzioni centrali, possa fruire dei permessi previsti dall'art. 33 della medesima normativa.
Data l’autorevole fonte di tali chiarimenti abbiamo ritenuto utile informarvi prontamente, lasciando che le parole degli esperti dell’Inail parlino da sé, in modo tale che il quesito possa essere impiegato per favorire la fruizione di un diritto così importante per la vita di tanti di noi lavoratori e, al tempo stesso, aiutare anche gli uffici che gestiscono il personale – sia delle sedi periferiche che centrali – affinché interpretazioni non richieste, unilaterali e riduttive possano ancora oggi - nel secondo ventennio del XXI secolo – continuare a nuocere coloro che già patiscono.
Tanto si partecipa ai Capi del personale delle quattro articolazioni del Ministero della Giustizia, cosicché, sulla scorta del quesito sopra illustrato, possano impartire adeguate istruzione agli uffici per una puntuale ed omogenea applicazione delle norme, legislative e contrattuali, nonché delle favorevoli indicazioni che scaturisco dal quesito in argomento.
Cordiali saluti
Roma, 13 gennaio 2020
Il Coordinatore Generale
Domenico Amoroso
Allegati: Quesito e Risposta INAIL
La presente e-mail è stata trasmessa ai sensi del Codice penale art. 616 ed ai sensi del Dlgs 196/2003 artt. 7, 9 e 24