PER CGIL, CISL E UIL E' MOBILITAZIONE
L’ipotesi annunciata dal ministro della Pa Maria Anna Madia e ribadita dal presidente del
Consiglio Matteo Renzi di prorogare per tutto il 2015 il blocco della contrattazione, è una
conferma della grave mancanza di coraggio di un governo che, a dispetto delle intenzioni
annunciate, prosegue nel solco della peggiore politica degli ultimi decenni. Ancora una
volta infatti, dietro alla scusa della carenza di risorse, si cerca di nascondere l’incapacità di
riqualificare una spesa pubblica in continua crescita e si tenta di presentare come
“necessaria” una misura inaccettabile. Alla delusione sollevata dai provvedimenti di riforma
della Pa, si aggiunge ora l’ipotesi di una nuova vessazione a carico di lavoratori che hanno
già pagato al risanamento un prezzo intollerabile per la dignità del lavoro e per i bilanci
familiari: in cinque anni quasi 5.000 euro di mancati rinnovi, con una perdita secca del
potere d’acquisto che sfiora le due cifre. La verità è che la “rivoluzione” annunciata da
questo governo non è altro che una forma mascherata di continuismo: nell’assenza di
interventi efficaci su sprechi e spesa improduttiva, nel mantenimento delle troppe posizioni
di privilegio, nella debolezza rispetto alle lobby della spesa e delle poltrone, nel continuo
rinvio di una vera politica di revisione della spesa e nella totale mancanza di un progetto
complessivo per la riorganizzazione dei servizi pubblici e il rilancio della contrattazione.
Per questo le federazioni di categoria di Cgil Cisl e Uil hanno preso una posizione forte
contro ogni nuovo blocco dei contratti. E avviato un percorso condiviso di mobilitazione
che dovrà segnare una grande stagione di protesta, rivendicazione e proposta. L’obiettivo
da realizzare -anche attraverso una campagna efficace di contro-informazione rispetto
alle bugie del governo, per spiegare con una vera e propria “operazione verità” gli
incoffessabili motivi che stanno dietro alle scelte dell’esecutivo e la portata del danno che
si rischia di infliggere non solo ai lavoratori e ai servizi pubblici, ma a tutto il Paese – è far
recedere il governo dall’ipotesi di proroga. Il volantino unitario è il primo passo di questa
mobilitazione. E il primo messaggio di determinazione e compattezza, che Cgil Cisl e Uil
vogliono dare ai colleghi in tutti i posti di lavoro. Tuttavia, è indispensabile che l’azione
sindacale, in questa fase come non mai, sia forte, capillare e coordinata. Per questo, nei
prossimi giorni saranno definite nel dettaglio tappe e modalità della mobilitazione,
attraverso un crescendo di iniziative a tutti i livelli, in tutti i territori e posti di lavoro.