TRIBUNALE DI ROMA

SENZA PERSONALE RISCHIO PARALISI

 

 

Con nota del 18/10/2019 indirizzata al Capo di Gabinetto Fulvio Baldi, al Capo Dipartimento Barbara Fabrini e al Direttore Generale del personale Alessandro Leopizzi, CGIL CISL e UIL hanno denunciato all’amministrazione centrale la situazione di forte criticità nella quale versa il Tribunale di Roma.

Abbiamo rappresentato le gravissime criticità con particolare riferimento alle carenze di risorse umane, alla mancanza di locali e strutture adeguate, alla mole crescente dei carichi di lavoro, abbiamo rappresentato il malcontento del Personale che aspira, ormai da anni, al diritto alla carriera negato dall’amministrazione a causa della mancata applicazione degli accordi sottoscritti con CGIL CISL e UIL e con le altre organizzazioni firmatarie (Accordo 27.04.2017).

Nella stessa nota abbiamo rappresentato il grido di allarme lanciato dai lavoratori dell’ufficio giudiziario più grande del paese i quali, giorno dopo giorno, assistono inermi al proliferarsi di vuoti incolmabili nei servizi e nelle varie cancellerie.

Abbiamo anche detto che il piano assunzionale messo in opera dall’amministrazione centrale ad oggi non ha saputo dare risposte adeguate né al Tribunale di Roma né del resto agli altri uffici giudiziari del paese.

La situazione attuale è davvero tragica. Su una dotazione organica di 1.203 unità previste per il Tribunale di Roma i presenti sono soltanto 869. La scopertura ammonta a 334 unità alle quali si aggiungono circa 30 unità applicate, distaccate, comandate in altri Uffici e in altri Enti. Mancano in particolare i Funzionari giudiziari, 172 presenti su un organico di 331 unità (-159); mancano i Direttori, 48 presenti su un organico di 86 unità (-38); mancano i Cancellieri, gli assistenti, gli operatori, i conducenti ed anche gli ausiliari.

Ciò nonostante abbiamo spiegato ai vertici dell’amministrazione centrale, che malgrado la voragine degli organici come sopra illustrata, fino ad oggi il Tribunale di Roma non ha mai posto ostacoli o freni alla “macchina” della Giustizia peraltro in una città come Roma che di Giustizia ne ha davvero bisogno.

Nella stessa nota abbiamo rappresentato all’amministrazione che il futuro purtroppo, almeno quello prossimo, non lascia intravedere alcun margine di miglioramento anzi al contrario nei prossimi mesi sono previste ulteriori uscite fra il personale delle cancellerie che difficilmente potranno essere colmate, almeno nell’immediato.

Abbiamo altresì rappresentato che in seguito alla pubblicazione dell’interpello per l’area della dirigenza del 10.10.2019 potrebbe esserci il serio rischio che lo stesso ufficio rimanga anche senza dirigente, il che andrebbe ad aggiungersi al fatto che dal mese di maggio anche il Presidente del Tribunale lascerà l’incarico per collocamento a riposo. Nel frattempo però oltre al normale carico di lavoro, divenuto ormai insopportabile, occorre prendere in considerazione anche il fatto che nei primi mesi del 2020 prenderà il via la programmata verifica ispettiva ad opera dell’Ispettorato generale del Ministero della Giustizia.

CGIL CISL e UIL, considerata la drammaticità delle condizioni di lavoro inflitte ai colleghi del Tribunale di Roma, nella nota del 18/10/2019 hanno lanciato l’allarme ed hanno denunciato una situazione davvero esplosiva che non è più sopportabile dai lavoratori. Il Tribunale di Roma che, sia per numeri che per dimensioni, è l’ufficio giudiziario più grande del nostro paese, non può non essere considerato come tale dai vertici politici e amministrativi della giustizia i quali, devono o dovrebbero tener conto della rilevanza di questo Tribunale e degli sforzi profusi fino ad oggi dai lavoratori per farlo funzionare.

Per tali motivi CGIL CISL e UIL hanno richiamato i vertici di Via Arenula alle loro responsabilità e ad assumere un impegno concreto e fattivo al fine di dare immediata risposta in ordine alla voragine dell’attuale dotazione organica del personale amministrativo. Circa 400 unità in meno!

Occorre coprire prioritariamente i vuoti di organico nelle figure professionali più falcidiate dalle scoperture, ci riferiamo in particolare a quelle dei funzionari, dei direttori, dei cancellieri, degli operatori. Abbiamo altresì rappresentato che in assenza di positivo riscontro si andrà, malgrado gli sforzi profusi dai lavoratori, verso la chiusura dei servizi, la chiusura delle cancellerie, la riduzione delle udienze, la riduzione degli orari di apertura al pubblico, etc.

CGIL, CISL e UIL hanno pertanto invitano il Capo di gabinetto, il Capo dipartimento e il Direttore generale, in uno nell’interesse dell’amministrazione, a mettere in campo le necessarie iniziative affinché sia riconosciuta al Tribunale di Roma la dovuta considerazione. Il Presidente del Tribunale di Roma, anche a seguito del nostro intervento, ha incontrato i vertici dell’amministrazione e sugli esiti di tale incontro, ha assicurato, dopo averlo sentito, che nei prossimi giorni convocherà le Organizzazioni Sindacali territoriali e la Rsu del Tribunale di Roma.

CGIL CISL e UIL si riservano in caso di negativo riscontro l’adozione di ulteriori iniziative vertenziali presso l’amministrazione centrale e presso il Tribunale di Roma. Vi informeremo sugli ulteriori sviluppi.

Cordiali saluti.

Roma, 31.10.2019

                        FP CGIL                                                               CISL FP                                                                   UIL PA

                 Liliana ANTONACCI                                              Marco SOZZI                                                             Luigi MONTESANTO