COMUNICATO DEL 31 OTTOBRE 2019
Perché la UILPA-GIUSTIZIA non c’era al sit-in dei “tirocinanti” del 29 ottobre u.s.
La UILPA GIUSTIZIA ha sempre incontrato e dialogato con rappresentanti di “Comitati” e singoli “Tirocinanti” sparsi sul Territorio Nazionale sia quelli legati da convenzioni regionali che quelli di iniziativa del nostro stesso Dicastero. A questi lavoratori noi abbiamo preferito raccontare la realtà delle cose, anche quando questi avrebbero voluto sentirsi dire altro perché abbiamo un difetto quello dell’onestà intellettuale, di essere corretti, trasparenti e sinceri.
Non ci piace promettere soluzioni semplicistiche che non sono percorribili per poi scaricare la responsabilità del mancato o tardivo risultato su altri soggetti.
Abbiamo tutti la consapevolezza della necessità di questo personale in una Amministrazione come quella della Giustizia che soffre enormemente di vuoti organici.
La UILPA-GIUSTIZIA non ha ritenuto essere presente al SIT IN anche perché, il 6 novembre prossimo il Ministro Bonafede ha convocato le Federazioni, su loro stessa richiesta, per un confronto su tutte le vertenze e questioni in piedi nella GIUSTIZIA e per cui non ci è sembrato opportuno manifestare “contro” chi si è dichiarato immediatamente disponibile al confronto sin dalla data di ricezione della richiesta inviata il 17 ottobre u.s.
E’evidente che se nel confronto con il Ministro, non scaturiscono risposte certe e concrete per tutti i Lavoratori della Giustizia, sulle tante questioni appese e non emergono anche prospettive “politiche” possibiliste anche per i c.d. “Tirocinanti”, allora sì che la UILPA farà le sue dovute considerazioni per poi eventualmente intraprendere, unitariamente, se condivise, iniziative di lotta di tutti i lavoratori coinvolti.
La situazione al Ministero della Giustizia ha svariate “argomentazioni” da trattare e che vede tutto il personale coinvolto, avendo ognuno il diritto a vedersi riconosciuta la propria professionalità.
Come non tener conto dell’urgente pubblicazione del bando per il passaggio degli Ausiliari dalla prima alla seconda area, delle progressioni giuridiche nelle aree che si attendono da circa 20 anni, degli scorrimenti per effetto dell’art. 21 quater Lg. 132/2015, delle pubblicazioni dei bandi per il passaggio di area delle figure tecniche (Linguistici, Contabili e Informatici), interpelli per la mobilità, progressioni economiche e prospettive normative per la stabilizzazione dei c.d. “Tirocinanti” tutti, sia per quelli in Convenzione Regionale che di iniziativa Ministeriale.
Per questi ultimi, non essendo “Precari” come spesso impropriamente vengono definiti, per la loro stabilizzazione e come costituzione prevede per il Pubblico Impiegato, occorre un pubblico concorso, nel quale chiaramente poi si possono prevedere dei punteggi aggiuntivi ed anche differenziati in base anche alla tipologia di tirocinante.
Comunque, a causa dell’immobilismo quasi ventennale determinatosi per il personale interno, che non si è vista riconosciuta la meritata “Riqualificazione”, qualunque attenzione che potrà essere rivolta verso “l’esterno”, anche sui c.d. “Tirocinanti”, viene vista, dallo stesso personale, come una mina alle proprie aspettative.
Quindi c’è la necessità di una programmazione seria che nel più breve tempo possibile deve dare soddisfazione, chi prima e chi dopo, a tutto il personale coinvolto anche mettendo in campo norme che vanno in deroga alla normativa vigente in materia di personale.
Ribadiamo che il Ministero giustizia ha la necessità di riconoscere a tutti i lavoratori già di ruolo la loro professionalità ferma ormai da più di 20 anni e non di meno ha la necessità di assumere tutto il personale “tirocinante” che da oltre 10 anni presta un’attività lavorativa presso il dicastero e che va a coprire una carenza organica arrivata a numeri veramente alti.
Per cui la UILPA GIUSTIZIA, nella consapevolezza che non era opportuno manifestare dopo la convocazione del Ministro e per una sola “questione”, a fronte delle tante pure irrisolte e che tutte saranno rappresentate energicamente nel confronto col Ministro del prossimo 6 novembre, rimarca il suo lineare comportamento, assicurando sempre il massimo impegno nelle vertenze e sicuramente non si tirerà mai indietro per lottare con, tra e per i LAVORATORI.
Roma, 31.10.2019
IL COORDINATORE GENERALE
DOMENICO AMOROSO
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