COMUNICATO STAMPA DEL SEGRETARIO GENERALE DELLA UIL PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, BENEDETTO ATTILI.
“Dopo le avvisaglie ferragostane spuntano ora i primi annunci del governo, sulla ventilata, ulteriore, proroga del blocco dei contratti dei pubblici dipendenti. Certe affermazioni costituiscono un segnale estremamente pericoloso, evidentemente neanche gli addetti ai lavori hanno la percezione della gravità del problema”.
Lo afferma in una nota il Segretario generale della UILPA, Benedetto Attili, rispondendo in particolare alle dichiarazioni del sottosegretario alla Pubblica Amministrazione Angelo Rughetti secondo il quale “il Governo deve fare delle scelte” poiché “non si può dare tutto a tutti.”
Continua Attili: “Al sottosegretario Rughetti ricordiamo che gli stipendi dei dipendenti pubblici sono bloccati dal 2009, con una perdita secca, non recuperabile, pari a più di 3.000 euro annui medi pro-capite, un gravissimo danno permanente, in quanto destinato ad incidere anche sul trattamento pensionistico”.
Il Segretario Generale della UILPA incalza: “Possiamo anche sforzarci di comprendere che la gravità del momento non consente al Governo di dare tutto a tutti ma non è assolutamente ipotizzabile che si continui a pensare di togliere sempre ai soliti noti. I dipendenti pubblici hanno già pagato a caro prezzo il costo della crisi reso ancor più oneroso dagli errori della politica, ora si attinga altrove!”
“E’ un peccato”, continua Attili “che il Governo abbia sciupato l’occasione per introdurre, con il decreto legge sulla P.A., soluzioni immediatamente efficaci per recuperare risorse ed efficienza, al contrario si è preferito dare spazio a misure del tutto ininfluenti e scevre da qualsiasi moto riformistico per la Pubblica Amministrazione, favorendo misure ad effetto ma con zero sostanza.”
“E allora”, conclude Attili, “è tempo di cambiare anche il serbatoio cominciando ad attingere a quello della corruzione, a quello dell'evasione fiscale, a quello degli sprechi e, perché no? Anche a quello dei costi degli elefantiaci apparati della politica!"