Oggetto: Decreto n° 307 del 25.07.2019 Corte di Appello di Napoli – Violazioni norme contrattuali e delle relazioni sindacali.

 

          Signor Ministro,

lo scrivente essendo stato messo a conoscenza, con nota Prot. 93/2019 UILPA del 25.07.2019 della Segreteria Territoriale UILPA di Napoli, che si allega e di cui se ne condividono i contenuti, relativo all’ennesimo episodio di “prevaricazione” da parte della Presidenza della Corte di Appello di Napoli nei confronti di norme ed accordi contrattuali vigenti e che già più volte questa O.S. ha segnalato alla Direzione Generale e all’Ufficio Relazioni Sindacali del Ministero e che attendono ancora riscontro, rappresenta e chiede quanto segue.

          Signor Ministro,

non è più tollerabile che una Magistratura, quando è nella qualità di “Capo dell’Ufficio”, debba poter disattendere accordi, norme e regole contrattuali, sottoscritte e vigenti, il più delle volte, sul “principio di autonomia ed indipendenza” che la stessa gode, in virtù di quanto previsto proprio dalla Costituzione per garantire esclusivamente l’attività giurisdizionale.

          Lo scrivente è consapevole delle difficoltà per il Magistrato Capo dell’Ufficio nello scindere i due momenti e le due funzioni, ma se ciò non avviene, allora sì che si determina quella “prevaricazione” di una parte, in questo caso quella pubblica, sull’altra, quella sindacale, minando così quel rapporto di confronto, basato su corrette e leali relazioni e di “parità” tra le componenti al tavolo della trattativa.

          La “vicenda” di Napoli è emblematica Signor Ministro!

          L’istituto dell’Applicazione, riguardante la mobilità interna, è comunque regolato dall’art. 14 del vigente accordo del 27/03/2007, per cui Signor Ministro, esso va solo “applicato” e non “interpretato”!

          Non si capisce poi, come la Direzione Generale del Personale, che “distribuisce/assegna” il personale amministrativo di nuova assunzione, a determinati Uffici, come nel caso di specie all’UNEP di Napoli (che ha una pianta organica ed una gestione autonoma e separata dalla Corte d’Appello, fatta salva la sola “vigilanza”), sulla base di concrete ed oggettive esigenze e carenze organiche, possa permettere che nell’immediatezza e contestualità della presa di possesso del 25 luglio, il Presidente della Corte di Appello applica sette unità dell’UNEP al suo Ufficio, snaturando e non riconoscendo di fatto, così, le criticità che la stessa D.G. ha ravvisato nel destinare il personale all’UNEP di Napoli.

          Inoltre, non si comprende il “contrasto” interpretativo e applicativo tra la Corte di Appello di Napoli e la D.G. del personale del Ministero, la quale  a fronte di istanze di mobilità (distacchi, artt. 42bis, ecc.) di Assistenti neo assunti, rigetta le stesse o le rinvia riservando l’eventuale accoglimento solo all’esito del periodo di prova obbligatorio di quattro mesi e di effettivo servizio nell’ufficio di prima assegnazione (il servizio negli UNEP è completamente differente con quello delle Cancellerie).

          Signor Ministro,

a questo punto ed in tal senso, sarebbe opportuna e necessaria da parte della Direzione Generale del Personale una nota/Circolare da diramare a tutti i “Capi Uffici e Dirigenza Amministrativa” di tutto il Territorio Nazionale, così da “uniformarne” i comportamenti in materia di mobilità interna del personale giudiziario e, nel caso di specie, provvedere, rimossi gli atti illegittimi ed in contrasto con le determinazioni ministeriali di assegnazione dei neo assunti, alla urgente rideterminazione della pianta organica della Corte d’Appello di Napoli nel senso di un ampliamento proporzionale ai carichi attuali e prevedibili.

          Signor Ministro,

          se “qualcuno” pensa di poter gestire con interpretazioni “fai da te” ciò che è previsto e regolato da accordi e CC.CC.NN.LL., bypassandoli con provvedimenti “unilaterali” ed eludendo, così, il legittimo “confronto” con le OO.SS., Lei non lo può né lo deve assolutamente consentire!

          Signor Ministro,

deve far cessare “distorsioni interpretative” e “abusi”!

          Comunque, Signor Ministro, quest’ultimo ed ennesimo episodio di Napoli, richiede chiaramente il Suo energico e deciso intervento.

          Anche la corretta informazione e le “leali relazioni sindacali” che la Dirigenza della Corte di Appello di Napoli deve avere con “TUTTE” le OO.SS. è fondamentale.

          L’episodio rappresentato dal nostro Segretario Territoriale UILPA di Napoli, nella citata predetta nota, circa le “esternazioni”, fatte in anticipo da una sindacalista di un’altra O.S., al riguardo delle applicazioni dall’UNEP alla Corte di appello, sono di una gravità unica e richiedono sicuramente un approfondimento che lo scrivente si augura e auspica Lei voglia disporre, e tanto al sol fine di fare chiarezza e dare trasparenza all’attività gestionale/amministrativa dell’Amministrazione della Giustizia.

          Signor Ministro,

questo è anche il “Cambiamento” che tutti vogliamo, non solo come rappresentanti dei lavoratori ma anche come Cittadini; una Pubblica Amministrazione, un’Amministrazione della GIUSTIZIA efficiente, “trasparente” e soprattutto leale e corretta con i suoi amministrati.

          Lo scrivente sicuro e fiducioso di un Suo favorevole riscontro, Le porge distinti saluti

 

Roma, 29 luglio 2019

                                                                                                                                                          Il Coordinatore Generale  

                                                                                                                                                              Domenico Amoroso