PASSAGGI TRA LE AREE:

LE BUGIE DELL’AMMINISTRAZIONE HANNO LE GAMBE CORTE

Sono più di due anni che insistiamo con il Ministero affinchè si realizzino i passaggi di area: transito in area terza di tutti gli idonei inseriti nelle graduatorie per funzionari giudiziari e funzionari NEP formate in applicazione dell’art. 21 quater della legge 132/2015; pubblicazione dei bandi per contabili, assistenti linguistici ed assistenti informatici in applicazione del medesimo art. 21 quater L. 132/2015; pubblicazione del bando per il passaggio degli ausiliari in area seconda, figura dell’operatore giudiziario, in attuazione dell’accordo concluso con la firma del CCNI 29.7.2010. Il Ministero ha sempre risposto picche sulla base della seguente motivazione: il passaggio di area può avvenire solo a seguito di assunzioni nella medesima figura professionale verso la quale viene operato il passaggio e per un numero pari a quello dei neo assunti.

 

Pubblichiamo la circolare del 2 luglio scorso con la quale il Ministero per i beni e le attività culturali ha disposto l’inquadramento in area seconda del personale dell’area prima, a seguito del superamento di procedure interne di selezione, addirittura solo sulla base dei provvedimenti disposti e ancora non banditi per le assunzioni in seconda area.

Tale documento dimostra ancora una volta:

  1. a) che l’amministrazione giudiziaria non vuole operare i passaggi tra le aree né quello degli ausiliari in area seconda né quello dei cancellieri e degli ufficiali giudiziari in area terza mediante lo scorrimento delle graduatorie formate in applicazione dell’art. 21 quater né il transito dei contabili, degli assistenti informatici e degli assistenti linguistici mediante la pubblicazione dei bandi ex art. 21 quater;
  2. b) che tutte le argomentazioni addotte sono strumentali e prive di ogni fondamento giuridico;
  3. c) che il Ministro punta tutto sulle nuove assunzioni, peraltro previste per numeri del tutto insufficienti a dotare gli uffici del personale necessario per assicurare i servizi, neppure quelli minimi essenziali;
  4. d) che il Ministro ha abbandonato al suo destino il personale in servizio disattendendo clamorosamente agli impegni assunti a tutela degli stessi con la firma dell’accordo del 26 aprile 2017 a partire proprio dall’impegno a realizzare lo scorrimento integrale delle graduatorie formate ex art. 21 quater entro il 30 giugno 2019.

 

IL SINDACATO CONFEDERALE NON TRADISCE I LAVORATORI E CONTINUERÀ A LOTTARE PER E CON ESSI AFFINCHÈ TUTTO QUANTO SOTTOSCRITTO SIA ATTUATO

Roma, 4 luglio 2019

 

FP CGIL                                                                CISL FP                                                        UIL PA