CGIL CISL e UIL hanno più volte sostenuto che la grave crisi dell’amministrazione giudiziaria è stata causata anche dalla circostanza che la stessa, nel corso degli anni, è stata oggetto di molteplici riforme realizzati tutte o quasi a costo zero.

In tale ottica si muove anche la novità introdotta dalla legge 190/14 dalla quale è scaturita la istituzione delle figure tecniche il cui ruolo è determinato proprio dallo schema di decreto ministeriale recentemente trasmesso alle Organizzazioni Sindacali per le osservazioni.

Nel 2014 l’art. 1 comma 526 n.392 ha previsto il trasferimento al Ministero della Giustizia delle competenze, tra l’altro, in tema di manutenzione degli uffici giudiziari a partire dal mese di settembre del 2015. Tale attività precedentemente veniva svolta dai comuni attraverso i propri uffici tecnici.  Un legislatore accorto si sarebbe preoccupato di dotare il Dipartimento e gli uffici distrettuali, all’atto del trasferimento delle nuove attribuzioni, delle professionalità necessarie per assicurare l’adempimento delle stesse. Orbene non solo ciò non è avvenuto ma è accaduto che quando nel giugno del 2016 il legislatore ha finalmente previsto la istituzione delle figure tecniche anche per l’organizzazione giudiziaria lo stesso non si è preoccupato di aumentare la dotazione organica dell’amministrazione. Infatti le figure tecniche sono state previste “nei limiti della dotazione organica complessiva del ruolo dell’Amministrazione giudiziaria… e della relativa spesa” ossia a spese degli uffici giudiziari attraverso la diminuzione in misura corrispondente dell’organico delle figure professionali che operano direttamente nelle segreterie e nelle cancellerie giudiziarie. Ciò è chiaramente indicato nell’art. 2 del decreto laddove si afferma che “…l’istituzione dei ruoli dei profili professionali di funzionario tecnico e di assistente tecnico è attuata riducendo, rispettivamente, di 53 e di 109 unità i contingenti dei profili professionali della terza area e della seconda area funzionale…”. Nella sostanza l’amministrazione è stata caricata di ulteriori e gravosissime competenze a parità di personale cioè senza ricevere un lavoratore in più ossia a costo zero. 

Entrando nel merito del contenuto dello schema di provvedimento CGIL CISL e UIL segnalano che lo stesso non riporta alcun cenno, neppure nelle premesse, alle modalità di copertura dei posti creati per le due figure tecniche. Facendo seguito a quanto affermato in più occasioni, le scriventi ribadiscono la opportunità che i predetti posti siano coperti con precedenza e senza attendere le lungaggini dei concorsi attraverso l’istituto della flessibilità (art.20 CCNI del 29.7.2019) cioè attingendo dal personale in servizio che sia in possesso dei titoli culturali previsti per l’accesso dall’esterno. Sul punto giova rappresentare che il Ministero della Giustizia nel 2015 ha assunto in mobilità obbligatoria dagli Enti di Area Vasta geometri, ingegneri, architetti i quali, per l’assenza di ruoli tecnici, sono stati inquadrati nelle figure giudiziarie senza avere né i titoli né una specifica esperienza professionale nelle attività processuali e/o amministrative. Per CGIL CISL e UIL è nell’interesse innanzitutto dell’amministrazione che questi lavoratori, a domanda, siano inquadrati ex art. 20 cit. nelle figure tecniche ossia ritornino a fare il loro mestiere.

Nulla dice lo schema di decreto anche su organizzazione e competenze degli uffici tecnici presso le Corti di Appello e sulle modalità di collaborazione degli stessi con gli uffici dell’amministrazione centrale ed in particolare con la Direzione Generale delle risorse materiali e delle tecnologie. Inoltre lo schema di decreto stranamente non prende in considerazione le sezioni distaccate di Corte di Appello ai fini dell’assegnazione delle figure tecniche.

Tanto premesso, CGIL CISL e UIL chiedono: l’ampliamento dell’organico dell’amministrazione giudiziaria di 63 unità per l’area terza e di 127 unità per l’area seconda; la copertura dei posti prioritariamente attraverso l’istituto della flessibilità; l’assegnazione delle figure tecniche anche presso le sezioni distaccate di Corte di Appello.

Distinti saluti

Roma, 15 aprile 2019

 

FP CGIL                                                          CISL FP                                              UIL PA

Meloni                                                              Marra                                                   Amoroso

 

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