Molti lavoratori, giustamente, non fanno altro che chiedere alla nostra O.S. delle progressioni verticali fra le aree, argomento quasi tabù per l’amministrazione di questo Ministero.
La progressione verticale, come noto, è stata reintrodotta con la c.d. Legge Madia, dopo il lungo stop della legge Brunetta che prevedeva un concorso esterno, come se i dipendenti dovessero dimostrare il loro valore dopo tanti anni di servizio.
In sostanza l’art.22, comma 15, del D.Lgs 75/17, prevede una procedura esclusivamente interna oltre alla riserva dei posti per quello esterno pari al 20% del fabbisogno.
Questo sembrerebbe dato già per assodato, ma la novità sta nel fatto che in questi giorni è in discussione un emendamento al D.L “concretezza”, in base al quale il limite del 20%, riservato a procedure interne per coloro che sono già dipendenti della P.A. ed intendono concorrere per un posto nell’area superiore, verrebbe elevato al 50%, ripristinando completamente la situazione ante-Brunetta e sbloccando, finalmente, i percorsi di carriera.
Tuttavia, anche l’Amministrazione deve fare la sua parte: proprio per le situazioni specifiche della Giustizia non può rimanere in indifferente attesa, deve farsi promotrice con la parte politica per il buon esito di questo emendamento.
Infatti, con l’innalzamento al 50% degli interni, tenuto conto delle carenze in organico (circa 10.000 unità), si potranno esaurire rapidamente le graduatorie del 21 quater (cancellieri ed ufficiali giudiziari), realizzare molto più rapidamente l’attuazione del 21 quater per i tecnici (linguistici, contabili, informatici) ed aprire una prospettiva di carriera anche per tante altre figure, che da tempo pure attendono questa opportunità, come: assistenti pedagogici, giudiziari, amministrativi, geometri, ecc.
Soprattutto, incalzeremo l’Amministrazione perché possa trovare soluzioni concrete anche per i tanti che, pur non avendo il titolo di studio coerente, svolgono da anni mansioni specifiche previste anche per legge dell’area superiore, magari pressando la parte politica, affinché in sede di approvazione venga modificato l’emendamento per includere anche questi nostri colleghi.
Vorremmo ricordare anche alla nostra amministrazione che molte altre amministrazioni è da anni che procedono a passaggi da un area all’altra dove hanno garantito nel tempo la quasi totalità o la totali dei passaggi degli apicali in tutte le aree, anche il personale della Giustizia merita tale gratificazione.
Vi terremo prontamente informati.
Roma 04 febbraio 2019 Il Coordinamento
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COMUNICATO