Risulta alle scriventi organizzazioni sindacali che nei giorni scorsi la Corte dei Conti ha registrato il decreto del Ministero della Giustizia per la riorganizzazione della Direzione Generale dei sistemi Informativi.

Come spesso avviene l’Amministrazione ha assolutamente ignorato ogni osservazione formulata sulla bozza procedendo spedita verso l’approvazione. Eppure il recente passato dovrebbe indurre ad ascoltare con attenzione le osservazioni delle parti sociali in considerazione del fatto che siamo in presenza dell’ennesima modifica intervenuta a soli 4 anni dalla precedente.

L’approvazione del provvedimento di riorganizzazione, ridisegnando e rimodulando la geografia e la competenza degli uffici, determina la necessità di procedere ad un nuovo conferimento degli incarichi di direttore generale dei sistemi informativi SIA e dei dirigenti degli uffici direttivi di seconda fascia della DGSIA e dei CISIA, questi ultimi nominati 4 anni fa e rinnovati per altri tre anni a dicembre 2019. In merito si richiamano le numerose missive già inviate in precedenza e da ultimo la nota del 27 settembre 2019 che si allega e i cui contenuti si ripropongono con forza: è giunto il momento di ricondurre le procedure di selezione ai principi espressi nei richiamati pronunciamenti della Corte Costituzionale in materia di pubblico impiego e, nondimeno, a principi di trasparenza che dovrebbero costituire la stella polare delle amministrazioni pubbliche. Ciò costituisce una priorità, soprattutto in questo momento oggettivamente particolare per il Ministero della giustizia

L’individuazione de, dirigenti di cui in premessa è stata eseguita mediante un semplice interpello con selezione effettuata dal direttore generale con colloqui individuali. Tale procedura, a nostro avviso, non garantisce il requisito di trasparenza, correttezza ed imparzialità di valutazione indispensabili per la copertura continuativa di ruoli di tale rilevanza. Peraltro, molti dei “beneficiari” appartengono a ruoli interni alla medesima amministrazione o, comunque, provengono dai ruoli dei funzionari della pubblica amministrazione, oggettivamente privi di formazione dirigenziale e delle indispensabili competenze manageriali necessarie per gestire un settore strategico e centrale per l’ammodernamento e l’informatizzazione di questa Amministrazione. Infatti, l’emergenza COVID 19 ha evidentemente messo a nudo i limiti e ritardi accumulati da questo settore.

Si ritiene utile ribadire ancora una volta che la procedura di cui all’art. 19 bis l. 165/2001 prevede la possibilità di conferire incarichi a tempo determinato, in via eccezionale e comunque transitoria, a soggetti che siano in possesso di specifiche e comprovate qualità professionali. L’urgenza addotta dall’amministrazione circa la necessità di acquisire in tempi rapidi personale in possesso di specifici titoli e competenze tecniche lasciava presagire l’avvio di procedure di selezione per la copertura dei posti coerenti con quelle ordinarie per la PA. Viceversa, a più di quattro anni dalla prima nomina, la stessa Amministrazione non ha inoltrato alcuna richiesta alla Funzione Pubblica per la realizzazione di un regolare concorso pubblico per l’acquisizione delle figure necessarie mediante il percorso previsto dalla Costituzione.

Dopo la prima nomina nel 2016 e la seconda nomina intervenuta pochi mesi orsono, con la riforma dell’organizzazione e la riformulazione degli uffici si profila la necessità di procedere ad una ulteriore nomina (la terza). È lecito ipotizzare che sarà realizzato l’ennesimo interpello e che gli “esperti” nominati saranno in larga parte sempre gli stessi.

 Appare oggettivamente incomprensibile, infine, come si possa prevedere la copertura dei posti dirigenziali di una intera Direzione Generale esclusivamente mediante le procedure attualmente utilizzate, in spregio ad ogni principio di trasparenza e di buona amministrazione della cosa pubblica.

Tanto premesso, CGIL CISL e UIL chiedono l’apertura di un confronto sull’argomento e si riservano libertà di iniziativa in caso di ulteriore negativo riscontro.

Roma, 2 giugno 2020

 

                                   FP CGIL                                                               CISL FP                                                                   UIL PA

                                    Russo                                                                   Marra                                                                     Amoroso

 

 

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