A partire dal 25 febbraio scorso, le Federazioni Territoriali CGIL CISL e UIL di Sondrio, con ben cinque istanze (all 1-5) hanno chiesto al Presidente del locale Tribunale, che svolge anche le funzioni di dirigente, di conoscere i provvedimenti emanati per difendere lavoratori ed utenza dal contagio da COVID-19. Orbene solo il 18 marzo il Presidente ha inoltrato una laconica quanto insoddisfacente risposta nella quale lo stesso, senza inviare alcuna documentazione a titolo di informazione, si è limitato a dare atto dell’avvenuta applicazione delle misure anti-contagio e ad auspicare il coinvolgimento delle oo ss per l’eventuale miglioramento delle misure adottate (all 6).
Soltanto il 25 marzo scorso, a seguito di una ulteriore e ben argomentata richiesta inviata dal sindacato confederale alla luce dell’ultima circolare dipartimentale (all 7), il Presidente ha inoltrato alcuni provvedimenti organizzativi anti COVID-19 (all 8).
Ad una successiva richiesta di più dettagliate informazioni, rimasta naturalmente inevasa (all 9), ha fatto seguito, in data 4 maggio 2020, una nota con la quale CGIL CISL e UIL hanno sollecitato la evasione della precedente richiesta di informazioni ed hanno chiesto l’attivazione di un confronto per la disciplina della cd fase due della emergenza (all 10).
Con sorpresa CGIL CISL e UIL hanno appreso che il Presidente, senza fornire le informazioni precedentemente richieste e senza sentire il sindacato, ha disposto, con un ordine di servizio non trasmesso alle organizzazioni sindacali, la riorganizzazione dell’ufficio in vista della ripresa delle udienze, fissata per il 12 maggio, sì disciplinando la cd fase due dell’emergenza inaudita altera parte (all 11).
Dalla lettura del provvedimento si evince che il Presidente non ha elaborato un documento organico di disciplina della fase due ma si è limitato a richiedere, per ciascun settore nonché per l’UNEP e per il Giudice di Pace, una proposta di riorganizzazione al responsabile, sub specie di “proposte operative per la fase 2 dell’emergenza sanitaria da COVID-19”, ed a recepire senza osservazioni le proposte ricevute, tutte allegate al provvedimento. Dal contenuto delle proposte, alcune di pregio come quella del settore civile, emerge un quadro frammentato e certamente carente specie in tema di misure di prevenzione del contagio a partire dai Dispositivi di Protezione Individuali da assegnare ai lavoratori e della sanificazione degli ambienti, neppure menzionati. Nulla si dice anche del necessario aggiornamento del Documento di Valutazione dei Rischi e del necessario coinvolgimento del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza. Inoltre c’è una singolarità nella organizzazione del settore penale (GIP/GUP e Dibattimento): la previsione di una turnazione, con lavoro in sede dalle 7.30/8.00 alle 11.30/12.00 e dalle 12.00 alle 16.00, con lavoro in Smart Working per “le restanti ore lavorative, da rendere nella giornata”. In sostanza, secondo tale organizzazione del lavoro originalissima, ingiustificata e non contemplata dalla normativa vigente, nella stessa giornata la prestazione lavorativa sarebbe resa in parte on site ed in parte in Smart Working.
CGIL CISL e UIL ritengono che, nella vicenda de qua, il complessivo comportamento del Presidente del Tribunale di Sondrio sia stato gravemente lesivo delle prerogative sindacali e della vigente legislazione emergenziale. Per tale motivo le stesse chiedono l’intervento senza indugio di codesta Centrale Amministrazione affinchè il predetto Capo di Ufficio sia invitato al pieno rispetto delle norme con particolare riferimento a quelle in tema di emergenza sanitaria, di sicurezza sul lavoro e di relazioni sindacali.
CGIL CISL e UIL, che si riservano libertà di iniziativa in caso di negativo riscontro, chiedono di essere informate, ai sensi della normativa vigente, sulle iniziative che codesta amministrazione vorrà adottare.
Distinti saluti
Roma, 7 maggio 2020
FP CGIL CISL FP UIL PA
Russo Marra Amoroso
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