DISCIPLINA FASE DUE EMERGENZA CORONAVIRUS

 

I RISULTATI DELLA RIUNIONE DI OGGI

           

Si è svolto in data odierna il programmato incontro sulla disciplina della fase due della emergenza da COVID-19 presso gli Archivi Notarili.

All’inizio della riunione il Direttore Generale Romano ha compiutamente illustrato tutte le misure adottate dall’amministrazione nella cd fase uno a tutela della sicurezza di lavoratori ed utenza e la situazione attuale degli uffici.

Nel corso del loro intervento le delegazioni di CGIL CISL e UIL hanno preliminarmente chiesto l’applicazione anche negli Archivi Notarili del protocollo di accordo per la “prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da COVID-19”, sottoscritto all’inizio di aprile dal Ministro della Funzione Pubblica Dadone con il sindacato confederale e con altri sindacati minori. Sul punto CGIL CISL e UIL hanno affermato che il predetto documento, essendo stato sottoscritto anche da altre sigle sindacali e quindi dalla quasi totalità della rappresentanza sindacale, impegna le pubbliche amministrazioni, Giustizia compresa, a concordare le misure di sicurezza volte a prevenire il contagio da Covid-19.

Nel merito delle questioni concernenti la disciplina della cd fase due della emergenza, CGIL CISL e UIL hanno sostenuto di:

  • Mantenere per tutto il mese di maggio negli uffici che l’abbiano già adottato l'orario antimeridiano di apertura al pubblico, con ricevimento dell’utenza sempre e solo previo appuntamento in modo tale da consentire agli uffici che ancora non l’avessero fatto di installare pareti di plexigas, distribuire mascherine, guanti e tutti gli altri dispositivi previsti dalle norme per la sicurezza del personale. È evidente che anche gli utenti potranno accedere agli uffici solo se indossano guanti e mascherine.
  • Per gli archivi sussidiari, ove ci sia richiesta di copie, assicurare la presenza del reggente una volta al mese tramite appuntamento. In questi casi l’amministrazione autorizzerà, su richiesta, gli spostamenti anche a partire dal mese di maggio.
  • Prevedere un ricorso sempre più massiccio alla digitalizzazione dei procedimenti amministrativi e contabili.
  • Accentrare quanto più possibile attraverso l’UCAN e/o le Sovrintendenze l’acquisto dei Dispositivi di Protezione Individuale (termo scanner, mascherine, guanti…) per avere risparmi di risorse sia umane che economiche. Individuare un unico centro di spesa, in questa face, è certamente più utile anche se occorrerà poi garantire trasporto e consegna dei dispostivi in tempi rapidi o comunque ragionevoli.
  • Una volta aggiornate presso le dirigenze e le sovrintendenze, di concerto con le organizzazioni sindacali, tutti i protocolli adottati nella prima fase dell’emergenza, in previsione della ripresa a pieno regime delle attività istituzionali (ad es. consegna e riconsegna volumi e materiale ispettivo, firma verbali ispettivi…. con soluzioni che impediscano eventuali assembramenti), sarà cura delle stesse Sovrintendenze e Dirigenze inviarli presso tutti gli archivi periferici. È indispensabile che le misure previste a livello nazionale diano adattate alle specificità locali.
  • Capitalizzare in prospettiva futura l’esperienza maturata in tema di lavoro agile. Per tale motivo bisogna continuare ad agevolare lo smart working per chi ha figli minori, per chi ha disabili in casa, per i lavoratori pendolari che si avvalgono di mezzi pubblici per recarsi in ufficio e per chiunque ne faccia motivata richiesta. Bisogna poi mantenere lo smart working ovvero, in subordine, eventualmente ridurlo solo ai lavoratori che ne facciano richiesta. Solo in questo modo si potrà assicurare un ritorno alla normalità graduale. È evidente che il lavoro agile sarà obbligatorio negli uffici in cui non è possibile mantenere il distanziamento previsto dalla norma (tale ipotesi è estremamente residuale in considerazione dei pochi lavoratori rimasti in servizio).
  • Ampliare la flessibilità in entrata (soprattutto in favore dei lavoratori pendolari che si avvalgono di mezzi pubblici) per evitare che si entri o si esca tutti alla stessa ora ampliando, se occorre, l'orario di servizio ovvero ricorrendo a turnazioni.

Infine CGIL CISL e UIL, che hanno invitato l’amministrazione a produrre una proposta scritta sulla disciplina della fase due dell’emergenza, hanno ribadito l’importanza del confronto sindacale perché attraverso il dialogo con le organizzazioni sindacali si può trasformare la emergenza da COVID-19 in una occasione per migliorare l’organizzazione degli uffici.

I lavori del tavolo di confronto si sono chiusi alle ore 13.00 circa.

Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

Roma, 28 aprile 2020

 

                                 FP CGIL                                                                     CISL FP                                                                                 UIL PA

                                 Russo                                                                           Marra                                                                                  Amoroso

 

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