FP CGIL CISL FP e UIL PA, in quanto organizzazioni sindacali di gran lunga più rappresentative nelle pubbliche amministrazioni, hanno stipulato con il Ministro della Funzione Pubblica un importante protocollo di accordo per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici in ordine all’emergenza sanitaria da “Covid-19”.
Il documento suggella un percorso negoziale, intrapreso all’inizio della fase emergenziale, che ha visto il sindacato confederale impegnato a dirimere problematiche interpretative sorte in merito alla lettura della normativa emergenziale. L’iniziativa confederale ha indotto la Funzione Pubblica a fare chiarezza, prima con la direttiva 2/2020, successivamente con circolare 2/2020, e ad affermare, tra l’altro, che anche i servizi indifferibili, laddove possibile, siano svolti da remoto, in modalità di lavoro agile o attraverso servizi informatici o telefonici. Di particolare importanza è l’impegno assunto dal Ministro ad assicurare le condizioni di salubrità dei locali ove si svolge il lavoro in presenza fisica e a mettere in campo le azioni di tutela volte a garantire la salute dei lavoratori prevedendo che, per adempiere alle proprie attività lavorative, il personale “sia dotato di adeguati DPI (dispositivi di protezione individuale) previsti dalla normativa e secondo le disposizioni delle competenti autorità in relazione alla specificità dei comparti e delle attività stesse”.
Di rilievo è poi il valore riconosciuto dal protocollo alla partecipazione sindacale in questa fare emergenziale: è opportuno che “le amministrazioni promuovano modalità di comunicazione e confronto con le rappresentanze sindacali sui punti del presente protocollo al fine di condividere informazioni e azioni volte a contemperare la necessità di tutela del personale e dell’utenza, con quella di garantire l’erogazione di servizi pubblici essenziali e indifferibili”. Quest’ultimo dato ha una rilevanza politica non secondaria in quanto riconosce al confronto fra il Governo e le OO.SS. il ruolo di realizzare, attraverso la contrattazione e la partecipazione, la valorizzazione delle professionalità, delle conoscenze e delle competenze del lavoro pubblico per il miglioramento dei servizi pubblici a beneficio dei cittadini e del Paese.
FP CGIL CISL FP e UIL PA danno atto che codeste amministrazioni hanno immediatamente recepito la normativa emergenziale in circolari trasmesse agli uffici territoriali ed alle organizzazioni sindacali. Ma ritengono che occorre fare di più sia perché, come è stato segnalato più volte, negli uffici periferici, specie dell’amministrazione penitenziaria, la normativa emergenziale è stata disapplicata o elusa sia perché bisogna ancora “mettere in sicurezza” i lavoratori che assicurano la presenza fisica negli uffici e gli stessi ambienti di lavoro in vista di un rientro alla normalità che, come appare sempre più chiaramente, sarà progressivo e quindi non eliminerà del tutto, soprattutto all’inizio, il rischio di contagio.
FP CGIL CISL FP e UIL PA chiedono l’applicazione del protocollo in tutta la Giustizia attraverso l’apertura di un confronto secondo quella modalità conference call che codeste amministrazioni utilizzando ormai quotidianamente per dialogare tra loro, con gli uffici periferici e con le altre pubbliche amministrazioni.
Ciò che interessa al sindacato confederale è innanzitutto la piena applicazione della normativa emergenziale in tutte le strutture centrali e periferiche del Ministero al fine di coniugare la sicurezza dei lavoratori (e dell’utenza) con la funzionalità degli uffici: individuazione delle attività indifferibili non delocalizzabili; formazione dei presidi con il personale strettamente necessario ad evadere le predette attività, garantendo la rotazione tra tutti i lavoratori; Smart Woking per tutti i lavoratori non impegnati nei presidi; predisposizione di piani per la fruizione di ferie residue (anno 2019), permessi, recuperi ecc. nel rispetto delle previsioni contrattuali; in via residuale ricorso al congedo retribuito ex art. 87 comma 3; limitazione massima dell’accesso al pubblico e regolazione dello stesso attraverso la fissazione di appuntamenti.
Un altro fondamentale aspetto sul quale FP CGIL CISL FP e UIL PA insistono e rispetto al quale gli uffici stanno indietro è la sicurezza di lavoratori ed ambienti di lavoro. La sanificazione spesso è stata fatta soltanto negli uffici ove si sono verificati casi di contagio mentre la fornitura di DPI (dispositivi individuali di protezione) in tanti uffici non è neanche iniziata. Occorre: “garantire, ai fini della prosecuzione dell’attività amministrativa, le più opportune condizioni di salubrità e sicurezza degli ambienti di lavoro in cui le attività debbono essere svolte in presenza del personale”; dotare il personale che svolge attività di front office “di adeguati DPI (dispositivi di protezione individuale) previsti dalla normativa e secondo le disposizioni delle competenti autorità in relazione alla specificità dei comparti e delle attività stesse”; implementare “azioni di sicurezza, anche di misura analoga a quelle riportate dal Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro”; prevedere una ventilazione o aerazione continua dei locali, specie quelli adibiti a spazio comune o sala di attesa, di un tempo ridotto di sosta all’interno di tali spazi e di una distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone che li occupano; assicurare “la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni e di attesa dell’utenza”; adottare misure specifiche di tutela negli uffici ove si verificano casi di contagio ossia la “chiusura della stessa amministrazione per almeno 24 ore ai fini dello svolgimento delle operazioni di pulizia e sanificazione dei locali interessati secondo quanto previsto dalla circolare n. 5443 del 22 febbraio 2020 del Ministero della Salute nonché alla loro ventilazione e all’adozione di tutte le misure prescritte in caso di esposizione al contagio”; tutelare la riservatezza e la dignità dei lavoratori collocati in isolamento momentaneo per un sospetto contagio da COVID-19.
Il protocollo sottoscritto si conclude con l’impegno ad applicare il suo contenuto in tutte le pubbliche amministrazioni. FP CGIL CISL FP e UIL auspicano un sollecito e positivo riscontro da parte di codeste amministrazioni, a livello centrale e periferico, perché, in un momento delicato e difficile della vita del Paese, la funzione del sindacato confederale è essenziale per tenere insieme l’iniziativa di tutela del lavoro e la indispensabile solidarietà che si esprime anche attraverso l’impegno ed il contributo dei dipendenti pubblici al servizio del Paese.
Distinti saluti
Roma, 10 aprile 2020
FP CGIL CISL FP UIL PA
Russo/Lamonica/Macigno/Antonacci Marra Amoroso
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