COMUNICATO
Quello che sta succedendo al Ministero della Giustizia è veramente surreale e che a raccontarlo alle future generazioni potrebbe essere presa come una storia puramente fantasiosa che si raccontavano nelle antichità per esaltare le vittorie o le sconfitte.
Purtroppo però è tutto vero e non si commenta questo atteggiamento di assenza di un Ministro che millanta, tramite i social, che lui è a fianco ai cittadini e lavoratori.
Un politico che si rispetti ha l’obbligo sia morale che lavorativo di intervenire per risolvere il malessere dei lavoratori.
Purtroppo in questo dicastero non succede tanto è vero che allo sciopero annunciato di Cgil Cisl e Uil, il Ministro non si è preoccupato di sentire quali erano le esigenze per evitare questa protesta.
Il giorno 25 giugno, tre giorni prima dello sciopero del 28/06, si è presentata un’Amministrazione che ad oggi è stata completamente inaffidabile per proporre quattro briciole che secondo loro era il massimo ottenibile.
Addirittura ancora adesso, dopo il grande risultato dello sciopero, il Ministro non ha convocato le parti sociali per dire basta a questo malfunzionamento della giustizia che sta portando un disservizio al cittadino.
Non possiamo accettare la carenza di personale, la mancata formazione e riqualificazione e retribuzioni che sono ferme a 20 anni fa e che a leggerle sono veramente ridicole al limite dell’offesa della dignità di lavoratore.
Invitiamo il Signor Ministro a posare il cellulare in un cassetto e di parlare guardando in faccia i lavoratori per capire che noi abbiamo a cuore il servizio al cittadino.
Non riempiamoci solo la bocca dicendo la Giustizia va riformata perché non funziona, ma dobbiamo operare nel giusto modo affinchè questo si realizzi.
Se si continua sulla strada dei selfie e degli annunci spot senza sapere le vere necessità e provvedere di conseguenza ci sarà il collasso completo del servizio a scapito del cittadino che aspetterà anni il giusto riconoscimento.
Se le cose continuano in questa direzione è una tragedia annunciata.
Faremo sicuramente altre iniziative che porteranno a conoscenza i cittadini della vera situazione della Giustizia, magari non utilizzando, i social ma parlando direttamente con loro.
Signor Ministro,
inverta immediatamente la rotta altrimenti non sarà più possibile evitare l‘ulteriore scontro.
Roma, 8 luglio 2019
FP CGIL CISL FP UIL PA